21 febbraio 2011

Le parole sono importanti.. Ma conta più come le diciamo


Ma quando parlate..
Vi fermate a pensare alle stronzate che di(ce)te?
Ma ancora meglio...
Vi fermare a pensare a COME le dite?
Ogni minima sfumatura, ogni minima inflessione è importante.
Anche il più piccolo gesto delle vostre corde vocali, può dire tutto e non dire niente.
(Che poi perchè si dice "non *verboqualunque* niente"? Secondo il latino una doppia negazione è un'affermazione, quindi vuol dire "ho *verboqualunque* qualcosa"... ma vabbè)

Vi faccio un esempio:
  • Parli con le "o" aperte? Sei una troia fighetta (e magari fai anche pompini)
  • Parli con le "o" chiuse? Sei di Foggia. Anzi, di F'ggij. (*)
  • Parli allungando ogni cosa? Sei uno che vuol far vedere che la sa lunga. Più dei 10 cm del suo ego (che nel maschio per comodità chiameremo "pene")
  • Parli stringendo ogni parola? Mi odi, non vuoi parlare con me, hai una fretta pazzesca perché Consuelo "ha il forno in caldo" e non vuoi fartela scappare.
Cazzo se è importante come si dicono le cose.
Dovremmo imparare a dosarci, a dire le cose per bene.
Quanta differenza c'è in un "Amore!" detto con una "a" calda, aperta, avvolgente, e un "amore" morto, chiuso in se stesso come un onanista? La stessa differenza tra una notte con Amanda e un pomeriggio con Federica.

Impariamo a dosare bene ciò che diciamo. Magari stiamo dicendo una cazzata immane, ma almeno faremo un favore a chi ci sta davanti.
Sempre che chi sta davanti riesca a distinguervi da un latrato di un bulldog in calore.

Beh, almeno io ci faccio caso. Quindi se mi incontrate, fatemi il piacere di parlare nel modo giusto, e io - raffreddore permettendo - farò lo stesso.

Ah, ricordate:
  • Ceco (abitante della Rep. Ceca) si dice con la "e" aperta.
  • Cieco (non vedente) si dice con la "e" chiusa.
Qualcuno doveva pur precisarlo

PS: Un semplice punto alla fine di una frase può cambiare la vostra vita.
Pensateci.
E' l'arma più potente che abbiamo, verbalmente parlando.
Può chiudere storie e iniziarne altre.
Non abusatene....

(*) Come dice il proverbio, Fugg da f'ggj, nò p' f'ggj, ma pì fugg'jn.

0 vagiti: