8 settembre 2013

E' colpa di LUI.


Lui.

Sempre sto "lui".
Migliaia, Decine di Migliaia di parole e lacrime (sicuramente rettili) versate su sto "lui".
Post ovunque che iniziano con "lei" e "lui".
A volte esiste, a volte ha anche una forma, a volte è solo un'idea, a volte non esiste nemmeno.

Perché idealizzarlo è comodo, è un modo per fuggire.
E' un modo per pensare che un principe azzurro lo dobbiate avere tutte, quando in realtà è ancora tutto da valutare se meritiate la sella del cavallo.


Lui e lei, lei e lui.
Harmony lo scrive meglio.

Parlare di idee è troppo comodo, è troppo comodo pensare che sia amore, che si voglia amore.
O della bellezza, della prestanza, del fascino.
O del tormento, del volersi tormentare, del volersi far male.

Il problema è che tutti parlano dell'amore, tutti parlano della tristezza, tutti cercano la bellezza e nessuno parla mai della merda.

Nessuno si guarda allo specchio (metaforico) e cerca di capire cosa ha di brutto, di capire le cause di certi effetti.
(Io ci ho messo 20 anni prima di cercare di capire cosa non andasse in me, e un po' per merito/colpa mio, un po' per aiuto/merda degli altri, qualcosa la sto ottenendo.)

Le cose non si comprano in un battito di ciglia, non si ottengono per diritto divino.
Si ottengono per merito o per sforzo.

Quindi spogliatevi, mettetevi davanti ad uno specchio e dite quel che avete a voi stesse.
E cercate anche una soluzione.

Canzone del giorno: Depeche Mode - It's no good
I'm BECK.

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