16 marzo 2012

Importanza.


Ho come l'impressione che ci diamo troppa importanza. Davvero.
L'essere umano è così dannatamente semplice: forse per questo si vuole nascondere dietro una maschera. Sia essa troppo semplice o troppo complicata.

Le nostre emozioni si possono raggruppare in 6 emozioni fondamentali: tristezza, rabbia, paura, disgusto, sorpresa, felicità.
Io personalmente le riduco a 4: rabbia, paura, felicità, assenza.
La sorpresa è felicità: sia essa brutta o bella, è qualcosa di diverso. Che ci rende comunque felici, sull'istante.
La tristezza altro non è che rabbia repressa.
Il disgusto è una forma di paura che causa repulsione.
L'assenza è la mancanza assoluta di emozione. Non tutti riescono a provarla. Meno male.

Capire perché una donna si versi 3 chili di trucco per apparire misteriosa, quando in realtà le sue azioni sono eloquenti. Poche pippe, pochi sogni: è così dannatamente semplice.
Così come un uomo che si veste in maniera esagerata (es. truzzo): è semplice, segue uno standard, non ti fa andare altrove. Diretto al bersaglio, by jove.

Solo un minimo di morale perbenista di chi si ha intorno causa un freno.

Ecco, esempio di post inutile: solo volevo rammentarmi di non dare ascolto a nessuno che si adducesse emozioni complesse, inspiegabili, magari anche assurde.
Un'aspirina e un po' di vino, che vi passa.

(Ma ho mai fatto post utili?)

2 vagiti:

The blair Lich Project on 22 marzo 2012 alle ore 19:11 ha detto...

L'assenza ovvero l'apatia non è un'emozione ma uno stato d'essere, del resto una emozione non può essere una non essenza (a Parmenide piace questo commento)

The blair Lich Project on 22 marzo 2012 alle ore 19:12 ha detto...

L'assenza ovvero l'apatia non è un'emozione ma uno stato d'essere, del resto una emozione non può essere una non essenza (a Parmenide piace questo commento)